La scoliosi ha una eziologia ancora sconosciuta. Si sa che concorrono aspetti genetici, familiari, ambientali, ma cosa fa scattare l’evoluzione ancora non è noto.
Come si classifica la scoliosi?
La scoliosi viene normalmente classificata in base ai gradi di curvatura e alla rotazione. In base al grado di scoliosi si sceglie la cura più adatta.
Nel primo caso, valutando la scoliosi in base alla curvatura si è stabilito che:
- 10/20° si interviene solo ginnastica “correttiva”.
- 20/45° si interviene applicando il corsetto e praticando la ginnastica.
- Oltre i 45/50° si propone l’intervento chirurgico.
Nel secondo caso, valutando la rotazione, si misura il gibbo:
- nelle scoliosi più lievi non supera i 5/6 mm
- nelle scoliosi intermedie è tra i 6 e 12 mm
- nelle scoliosi più gravi supera i 12 mm
La ginnastica correttiva come rimedio contro la scoliosi
Di certo sappiamo che non esistono scorciatoie o santoni in grado di fare miracoli. Esiste una sola strada, sostenuta dalla scienza:
- Ginnastica posturale e correttiva:
- Essenziale nella prima fase della scoliosi, sotto i 20°.
- Va continuata in fase più evolutiva.
- Tra i 20 e 40° in abbinamento al corsetto.
- Da riprendere in fase pre e post intervento.
- Corsetti: ddiversi a seconda del tipo di scoliosi e del tipo di gradi e torsioni del rachide
- Interventi chirurgici: diversi a seconda del tipo di scoliosi e della gravità. Soluzione alla quale non bisognerebbe mai arrivare visto che si tratta di un intervento particolarmente invasivo.
La prevenzione è lo strumento migliore contro la scoliosi
La prevenzione resta comunque lo strumento migliore a nostra disposizione contro la scoliosi. Medici, allenatori sportivi, insegnanti, familiari dovrebbero controllare precocemente le eventuali alterazioni posturali.
Le principali alterazioni posturali sono:
- Triangolo della taglia
- Gibbo
- Strapiombo
- Flessibilità
Affronteremo questi temi in altri articoli divulgativi!
Fonte: www.palestrasanmarco.net